Tutti pazzi per il vintage! Perché le stampe retrò sono sempre di moda

Quante volte abbiamo sentito pronosticare la fine della carta stampata? Periodicamente, ondate di previsioni sull’evoluzione della tecnologia ci dicono che siamo sul punto di far estinguere giornali, magazine, libri, manifesti e volantini. I dati degli ultimi anni, però, ci dicono qualcosa di diverso, soprattutto nel settore dei libri. Dopo il boom iniziale dei kindle, infatti, le vendite di libri cartacei sono tornate ad aumentare, a spese degli e-book. In contemporanea si registra un’altra tendenza, che chiunque può verificare entrando in una libreria. Dopo anni di copertine per lo più fotografiche e poco fantasiose, la creatività dei designer sembra essersi scatenata con soluzioni grafiche coraggiose e dalla spiccata tendenza vintage. Tanto i nuovi titoli quanto i grandi classici vengono riproposti con copertine dal gusto decisamente retrò. Lo stesso sta accadendo ai manifesti dei film – basti pensare al recente Suspiria di Luca Guadagnino o a Gran Budapest Hotel di Wes Anderson. Perché il mondo si è di nuovo innamorato della stampa vintage?

Perché abbiamo ancora bisogno della carta stampata

Quanti di noi collezionavano cartoline da adolescenti? Quelle spedite da amici e parenti, ma anche quelle promozionali che, fino ai primi anni 2000, si trovavano negli espositori di molti locali e negozi. Qualcuno le appendeva in casa, magari in grandi collage incorniciati, qualcun altro le teneva in un album o in un cassetto. E quanti, oggi, “collezionano” immagini in una cartella del proprio computer allo stesso scopo? Probabilmente nessuno. Il motivo è semplice: acquistare o collezionare supporti stampati non soddisfa solo il bisogno di guardare immagini piacevoli, con belle grafiche e fotografie. Quando sfogliamo un libro, passando una mano sulla sua copertina, oppure quando teniamo in mano una cartolina o una foto d’epoca, stiamo appagando altri sensi oltre la vista. La texture della carta, ruvida o patinata, il profumo dell’inchiostro e della pagina, il fruscio dei fogli: tutte queste cose ci soddisfano come nessun tablet riuscirà mai a fare. Ed è proprio questo bisogno di tornare indietro nel tempo ad aver decretato il successo dell’estetica vintage, anche nella stampa.

stampa vintage

Come si crea una stampa vintage?

Hai deciso di creare una stampa vintage per la tua copertina o per il tuo manifesto pubblicitario? Ottima idea! Ora, probabilmente, ti stai chiedendo come fare. Quali sono gli elementi che ci fanno identificare uno stile retrò? Se non sai da dove iniziare, comincia con l’utilizzare poche forme elementari. Le geometrie semplici, magari collocate su un fondo floreale, ci danno immediatamente l’idea di un gusto antico, di un tempo in cui il graphic design non era evoluto come adesso. Ricordati, inoltre, di ridurre il numero dei colori: fino agli anni ’80, la stampa a colori era molto costosa e la maggior parte dei prodotti venivano stampati con uno o due colori.

La magia dei font

I caratteri tipografici sono l’elemento più importante, quando si crea una stampa vintage. Molti di essi, infatti, sono strettamente legati a periodi storici molto precisi. Se utilizzi un font semplice, lineare, esageratamente minimalista e abbinato a geometrie nette, per esempio, potresti ricreare uno stile Bauhaus molto in voga fra gli anni ‘20 e gli anni ’30. Oppure potresti scegliere un’altra tendenza quasi contemporanea e preferire un font intricato e floreale, da abbinare a una cornice in stile Liberty o Art Deco. La tipografia ha conosciuto un periodo d’oro fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, producendo caratteri che ancora oggi sono capaci di raccontarci una storia e di farci viaggiare con la fantasia. E forse è proprio questo che la stampa deve fare per noi: aiutarci a tornare ad ascoltare tutti e cinque i nostri sensi e a mettere in modo l’immaginazione, prendendoci una pausa dagli schermi.

vintage typography
Contattaci per la stampa dei tuoi progetti interattivi