Quando si organizza un evento la lista delle cose da fare può sembrare infinita: bisogna scegliere la data, trovare il locale, scegliere il catering e gestire mille piccoli imprevisti. Si rischia quasi di dimenticare che a determinare il successo di un evento sono soprattutto le persone! Per questo oggi ci soffermiamo su un elemento importantissimo: gli inviti. Come si scrive l’invito per un evento? È meglio stamparlo o limitarsi ai formati digitali? Spedirlo o consegnarlo a mano? Ecco qualche consiglio per i tuoi eventi sia privati che aziendali, dalla festa fra amici alla cena di gala.
Come si scrive l’invito per un evento? Inizia dalle dimensioni!
Prima di decidere cosa scrivere, è importante decidere dove scriverlo. Eventi diversi possono richiedere formati differenti. Per un party fra amici o una festa aziendale informale, per esempio, si potrà usare una cartolina piuttosto grande e quindi avere a disposizione più spazio per testi e immagini, mentre per eventi formali come i matrimoni, solitamente le dimensioni degli inviti sono fisse.
Perché stampare i tuoi inviti li rende più efficaci
Viviamo nell’era dei social: tutte le informazioni sugli eventi che frequentiamo ci arrivano tramite Facebook o altre piattaforme simili, in formati standard e con messaggi che, dopo un po’, finiscono per somigliarsi tutti, fino a diventare indistinguibili. Quasi nessuno sa più come si scrive l’invito per un evento né si prende il disturbo di stamparlo su cartoncino e di consegnarlo o spedirlo. Proprio per questo chi sceglie di farlo potrà contare su un impatto emotivo molto forte. In un’epoca di comunicazioni usa e getta, di immagini che esistono per pochi secondi sugli schermi e di messaggi fatti per essere consumati e poi cancellati rapidamente, un semplicissimo invito stampato su un quadratino di carta, cartone o cartoncino può diventare un oggetto da ricordare e conservare.
Colore o bianco e nero?
Il numero e la vivacità dei colori su un invito, di solito, sono inversamente proporzionali alla formalità dell’evento. Per la festa di carnevale dell’azienda o per una festa di laurea ci si potrà sbizzarrire con elementi grafici, scritte colorate e anche foto – a patto di trovare quelle giuste. Per una cena di gale, invece, il bianco e nero è quasi di rigore, con uno spazio limitato per elementi colorati, purché discreti e mai esagerati. Una linea o una cornice rossa, un logo o una decorazione sono più che sufficienti. Una menzione a parte meritano gli inviti aziendali, che possono essere considerati come parte del materiale promozionale stampato dell’azienda e quindi possono essere realizzati utilizzando la palette di colori che normalmente costituisce l’identità visiva dell’azienda.
Font: le regole d’oro
Quando si scrive l’invito per un evento, la scelta del font è un momento fondamentale. Come abbiamo già detto in un’altra occasione, quando si parla di font l’originalità a tutti i costi non è una buona idea, soprattutto se va a scapito della chiarezza. Meglio orientarsi su pochi font classici, chiari e comprensibili, piuttosto che lasciarsi tentare da opzioni più insolite e rischiare di confondere le idee dei destinatari.
Occhio agli spazi!
Chi non ha esperienza con questo tipo di supporti spesso commette l’errore di pensare che gli spazi vuoti siano un problema. Le cose non stanno così: gli spazi vuoti intorno alle parole o alle immagini sono indispensabili ai nostri occhi e al nostro cervello per isolare gli elementi importanti e decodificarli. Quando si scrive l’invito per un evento, quindi, è importante non utilizzare ogni millimetro di spazio a disposizione, affollando lo spazio di scritte, disegni, grafiche o fotografie. Se non si rispettano gli spazi di “respiro” fra un elemento e l’altro, il risultato sarà un invito “chiassoso” e difficile da leggere, nel quale le informazioni importanti come data, ora e indirizzo rischiano di essere trascurate e non memorizzate dal destinatario.
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