Sei un creativo? Lascia a casa il laptop e stampa il tuo portfolio! Seguendo questi 3 consigli

Se lavori con le immagini, è molto probabile che tu abbia un portfolio. Designer, fotografi, illustratori e artisti di ogni genere, dai più tradizionali ai più sperimentali, conoscono l’importanza di esporre e valorizzare il proprio lavoro. Per farlo, soprattutto in occasione di colloqui di lavoro della presentazione di progetti, è normale presentare il proprio portfolio, ovvero una raccolta dei propri lavori più significativi. Con l’avvento delle tecnologie digitali, sempre più creativi scelgono di presentare il proprio portfolio sotto forma di galleria di immagini sul tablet o sul laptop o addirittura online, piuttosto che stamparlo. Molti ritengono così di risparmiarsi una spesa che può essere anche ingente. E non si rendono conto che le occasioni di lavoro perse arrivano a costare molto di più. Ecco come realizzare un portfolio stampato che sia efficace, che faccia un’ottima impressione e che non abbia costi eccessivi.

1. Opaco o patinato?

Una delle prime scelte che si dovranno fare, quando si deciderà di stampare un portfolio, è quella relativa alla carta da utilizzare. Meglio patinata oppure opaca? Tutto dipende dall’uso che si intende fare del proprio portfolio. Per esempio, un ottimo motivo per scegliere la stampa rispetto all’invio di link e materiali digitali è la volontà di raggiungere in modo diretto i propri potenziali clienti. In questo caso, spedire un piccolo volume rilegato con i tuoi lavori può essere un’ottima idea. Se devi produrre molte copie, lavorare su carta opaca ti permetterà di risparmiare, ma anche di creare un prodotto più “solido”, che non venga appannato dalle impronte digitali di chi lo legge. Se invece vuoi presentare il tuo portfolio a un cliente speciale, sul quale vuoi fare un’ottima impressione, nel contesto di una trattativa più lunga, allora vale la pena investire in un formato più elegante e costoso, con carta patinata.

2. Giudicare un portfolio dalla copertina

Tutti sanno che i libri non si giudicano dalla copertina. Eppure è assai probabile che sia proprio questa la pagina più importante del tuo portfolio, quella che farà decidere ai potenziali clienti se aprirlo o no. Ci sono poche opzioni, quando si tratta di copertine: puoi scegliere di utilizzare il tuo logo – se ne hai uno, puoi selezionare un lavoro particolarmente bello e rappresentativo, oppure puoi fare una scelta minimalista e lasciare vuota la tua copertina. Tutto dipende dalla tua personalità e dall’effetto che vuoi suscitare. Una copertina, un po’ come la vetrina di un negozio, deve “vendere” il concetto più importante e far venire voglia di “entrare” per saperne di più. Se non riesci a individuare un singolo lavoro nel quale sintetizzare tutta la tua personalità creativa, meglio rinunciare a utilizzare un’immagine e propendere per un logo o uno spazio monocromatico.

3. Lascia qualcosa di concreto in mano al tuo cliente

Molto tempo fa, prima della diffusione dei laptop più leggeri e dei tablet, era uso comune, per i giovani grafici, portare in giro il proprio portfolio per farlo vedere ai potenziali datori di lavoro o ai clienti. Era sottinteso, tuttavia, che il portfolio non sarebbe rimasto al cliente, se non in situazioni eccezionali. Proprio per questo, oggi, molti preferiscono armarsi di iPad. Se il portfolio deve essere semplicemente mostrato al cliente durante un colloquio, meglio non investire in un supporto relativamente deperibile e che rischia di rovinarsi nel trasporto e con le continue manipolazioni. Il guaio di questa pratica, però, è che il cliente, dopo il colloquio, rischia di non avere un ricordo vivido del lavoro creativo. Certo, potrà sfogliare il tuo sito per scoprirlo, ma non è detto che lo faccia. Lasciargli una copia del tuo portfolio è un ottimo modo per restare sempre “a portata di mano”.

4. Confeziona il tuo portfolio come un gioiello

Se ti piace l’idea di spedire il tuo portfolio ai clienti, investire nel packaging è un ottimo modo per risolvere due problemi: quello di preservare l’integrità del prodotto fino a destinazione e quello di far sì che il tuo portfolio venga immediatamente notato. Un buon packaging non deve per forza essere bizzarro: basta una scatola in cartone patinato di buona qualità, che si apra come una confezione di cioccolatini o un portagioie, per creare subito un’impressione di classe, eleganza e soprattutto professionalità.

5. Contenuti: racconta una storia

Ricorda: un portfolio non è un curriculum. Non è obbligatorio inserire tutto ciò che hai fatto nella vita in ordine cronologico. Proprio per questo, la maggior parte dei creativi ne ha più di uno, a seconda delle necessità. Per rendere il tuo portfolio interessante da sfogliare, suddividi le tue opere in gruppi e serie, scegliendo stili e aree tematiche in modo da raccontare al lettore una storia il più possibile coinvolgente. Qualsiasi criterio va bene, purché sia pertinente rispetto al progetto del cliente e purché rifletta la tua personalità.

Contattaci per le tue stampe professionali