Il biglietto da visita è uno strumento indispensabile nel nostro arsenale promozionale: ci permette di promuoverci in qualsiasi momento, anche in occasione di incontri fortuiti. Averlo sempre in tasca è il modo migliore per sentirsi pronti ogni giorno a un’interazione professionale. Inoltre, come tutti sappiamo, un biglietto da visita efficace è il modo migliore per presentarsi a un potenziale cliente o a un futuro collaboratore. Come fare, dunque, a racchiudere in una superficie così piccola tutta l’essenza della nostra identità lavorativa? Ecco alcuni consigli utili.
Prima di iniziare, scegli uno stile
Che caratteristiche ha il tuo brand? Giovane e dinamico o rassicurante e istituzionale? Ti si addice di più un’estetica hipster o un look tradizionale? Si dice che il biglietto da visita sia la prima impressione ed è vero. In un unico sguardo si stabilisce il tono di tutte le interazioni che verranno dopo. Se non hai ancora commissionato un logo, questo è il momento di pensarci: qualsiasi design tu scelga, dovrà essere pensato per funzionare anche in uno spazio piccolo come quello offerto da un biglietto da visita. Lo stesso vale per lo schema di colori che vuoi usare per rappresentarti. I biglietti da visita colorati possono essere molto efficaci, ma è facile che le combinazioni troppo ardite risultino poco eleganti.
Scegli una forma
Non è detto che un biglietto da visita debba essere per forza rettangolare: ci sono tante altre possibilità che, con un piccolo sovrapprezzo, permettono di sorprendere e di rendersi memorabili. Fra le più comuni ci sono le altre forme geometriche semplici, come quadrati, cerchi e triangoli, ma sono sempre più popolari le forme irregolari e personalizzate, come animali, frutti, fiori e oggetti. L’unico lato negativo di una scelta di questo genere è nella maggiore delicatezza di questo tipo di biglietti da visita, che quindi necessitano di essere tenuti in un contenitore, piuttosto che in tasca.
Quali dati inserire in un biglietto da visita?
La risposta a questa domanda è meno ovvia di quanto non sembri. Su alcuni elementi nessuno ha dubbi: un biglietto da visita deve contenere il nome e cognome del titolare. Tutti gli altri dati, che ci si creda o no, sono opzionali. Il biglietto da visita “ideale” contiene anche l’azienda con sito e indirizzo, il ruolo (per esempio “Direttore commerciale”), il numero di telefono e la mail. Chi decide di strafare può anche aggiungere un sottotitolo per indicare il settore professionale. Non per tutti, però, è utile fornire informazioni così complete. I freelancer, per esempio, non avranno un’azienda da inserire e utilizzeranno una qualifica diversa, come “Consulente di marketing”. Bisogna anche considerare lo scopo per cui si stampano i biglietti da visita: se lo si fa per portarli a una fiera di settore, dove verranno distribuiti a un gran numero di persone, può essere opportuno inserire la mail, ma non il numero di telefono, per proteggere meglio la privacy. Sarà sempre possibile aggiungere il numero a penna, nel caso di incontri importanti.
Aggiungi qualche elemento speciale
Quest’ultimo punto non è adatto a tutti, ma è gradito a molti. Sono sempre più in voga, infatti, gli inserti lucidi o in rilievo, magari metallizzati o con intarsi che richiamano altri materiali. Strafare, in questo senso, rischia di appesantire il risultato finale, ma concedersi un elemento di originalità può aiutare a rendere il vostro biglietto da visita davvero memorabile e a distinguervi dalla concorrenza.
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