In un mondo invaso dai blog, perché si dovrebbero stampare ancora dei periodici? Questa domanda se la pongono in molti, di fronte alla crescente tendenza al ritorno in auge dei periodici di quartiere, dei bollettini di news locali e delle versioni cartacee di alcuni fra i siti più consultati e popolari del mondo. Sembra incredibile che ci siano pubblicazioni che si spostano da una piattaforma online a una tiratura di stampa, eppure si tratta di un fenomeno che cresce, silenziosamente, in molte delle nostre città. Ecco perché e a chi conviene.
Periodici locali: un supporto per il turismo
In molte regioni italiane, l’industria turistica è fra le più sviluppate. E non capita di rado che, proprio nelle località turistiche, ma anche nei quartieri delle grandi città, si diffondano periodici gratuiti dedicati alla vita culturale, artistica e sociale del luogo. Perché fornire le informazioni su concerti, spettacoli e mostre a mezzo stampa, quando sembra tanto più facile limitarsi a diffonderle online tramite i social network? Semplice, perché questo tipo di periodici vengono distribuiti nei luoghi di incontro e aggregazione, ovvero nei posti dove è più facile incontrare persone interessate a questo tipo di eventi. Inoltre, molto spesso, questo genere di periodici sono sponsorizzati dalle attività commerciali locali, che hanno interesse ad attirare l’attenzione di turisti e residenti.
Il mito dei costi
Perché aprire un blog dovrebbe costare meno che stampare un periodico? La risposta più ovvia, quella che tutti danno a questa domanda, è che la stampa ha dei costi vivi che non possono essere aggirati e che è la sua diffusione è geograficamente limitata, mentre mettere un contenuto sul web vuol dire renderlo disponibile a milioni di persone quasi gratuitamente. Ma è poi vero? Certo, il contenuto messo online è disponibile per milioni di persone, ma quanti sono gli utenti che lo visualizzano realmente? La triste verità è che, a meno di investire somme cospicue nella promozione del proprio sito web o della propria pagina Facebook, si rischia di lanciare i propri messaggi nel vuoto. Certo, li si produce a costo zero, ma prossimi allo zero saranno anche i lettori. A conti fatti, quindi, non è affatto detto che la stampa sia più costosa della promozione web. E quantomeno la si può conservare in un archivio destinato a durare nel tempo.
Coinvolgere la comunità locale
I tuoi potenziali lettori, come quasi tutti gli esseri umani, vogliono sentirsi speciali. Il problema è che il mondo globalizzato rende sempre più difficile il trovare qualcosa di davvero unico nelle nostre esperienze quotidiane. Per questo i periodici locali piacciono: perché si tratta di oggetti ai quali davvero nessun altro al mondo ha accesso e che identificano la piccola comunità locale, divenendo una sorta di “piazza” cartacea, sulla quale mettere annunci, creare opportunità di scambio e di incontro e celebrare i momenti importanti e le ricorrenze.
Stampa: quando ne vale la pena
Quando si decide di lanciare un prodotto per la stampa, è importante impegnarsi a creare qualcosa che valga la pena leggere, guardare, toccare: in altre parole, un oggetto che abbia valore di per sé. Se pensiamo alla stampa del passato, ci vengono in mente i grandi periodici di tutto il mondo, che hanno lanciato alcuni degli artisti più celebri e importanti degli ultimi due secoli. Se stai pensando di stampare il tuo bollettino locale o magari di convertire il tuo blog in un mensile, cerca fra la comunità degli artisti locali o degli appassionati del tuo settore: certamente troverai giovani di talento desiderosi di farsi notare a un pubblico più vasto e pronti ad arricchire la tua pubblicazione di contenuti artistici a prezzi accessibili.
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